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Convento di San Bartolomeo

Questo complesso costituito da tre edifici collegati ad “U” con al centro il chiostro, fu voluto dal vescovo di Sovana nel 1278 e fu sotto la giurisdizione dei frati francescani fino alla soppressione napoleonica. Caduto Napoleone, ritornò al clero solo la Chiesa; il resto del complesso andò a privati che a loro volta lo vendettero nel 1816 alla famiglia pianese Ricci Barbini, i cui discendenti ne sono ancora proprietari.
Nell’architettura esterna della chiesa è chiaramente visibile l’impostazione originaria del tetto successivamente rialzato; soluzione architettonica che, all’esterno, rende più armonioso tutto il complesso e meno sproporzionato il bel portico addossato alla facciata, sorretto da robusti pilastri esagonali di peperino e cinta da un basso muretto con addossato all’interno un sedile in pietra che continua fino ai lati del portale.
L’interno in origine prendeva luce da finestre gotiche, una grande bifora nel coro; più piccole invece le finestre ogivali della facciata e della cappella di destra, oggi solo parzialmente aperte. La navata, in forte contrasto con l’austera eleganza esterna, è il risultato di vari rimaneggiamenti operati nel corso del XVIII secolo da cui la chiesa uscì completamente mutata, tanto che nel 1778 fu rinnovata la consacrazione. Si appoggiarono alle pareti laterali degli altari barocchi e la cappella del coro fu decorata con un arco di accesso a tutto sesto ornato di stucchi.
Precedentemente invece i frati avevano fatto decorare le pareti da artisti senesi della cui opera purtroppo è rimasto molto poco: la Madonna che allatta il bambino sotto la tribuna dell’organo e che, seppure in forma più modesta, richiama alla mente l’analoga di Ambrogio Lorenzetti e la strage degli Innocenti nel coro. Qui la parte bassa, poi coperta dagli stalli, aveva quella decorazione che, con il restauro del 1972, è stata staccata e riportata sulla parete di fronte.
L’opera forse più bella del patrimonio del convento è però l’affresco, databile alla metà del XV secolo di San Bernardino circondato dai quattro riquadri con episodi della sua vita: la presentazione all’ordine, due miracoli e la sua morte. Il volto del santo è purtroppo deturpato da un rosone come il Sant’Antonio nella parte opposta.

 

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